Il bonus cultura 2024 si può richiedere ancora per qualche mese: ecco a chi è destinato, come funziona e a quanto ammonta.
Anche per il 2024 è stato confermato il bonus cultura. Leggermente diverso rispetto al passato, il contributo consente di ottenere fino a 1000 euro. Vediamo a chi è destinato, come funziona e quali sono le spese che copre.
Bonus cultura 2024: a chi è destinato e come funziona
L’ultima Legge di Bilancio ha confermato il bonus cultura anche per il 2024. Rispetto al passato, però, è leggermente cambiato, restringendo maggiormente la platea di riferimento. Innanzitutto, il contributo è diviso in due carte, la Carta della cultura giovani e la Carta del merito. Dal valore di 500 euro ognuna, sono cumulabili fino ad un massimo di 1000 euro.
La Carta della cultura giovani può essere richiesta da ragazzi con età inferiore a 18 anni e residenti in Italia o con permesso di soggiorno in corso di validità, inseriti all’interno di un nucleo familiare con reddito Isee pari o inferiore a 35 mila euro. Dopo l’assegnazione, il contributo può essere speso l’anno successivo al compimento della maggiore età.
La Carta del merito, invece, è destinata soltanto a colore che, entro l’anno del diciannovesimo compleanno, si sono diplomati con votazione finale di 100 o 100 e lode. Il bonus cultura 2024, entrato in vigore lo scorso 31 gennaio, potrà essere richiesto fino al 30 giugno.
Come si può spendere il bonus cultura 2024?
Per fare domanda di uno o di entrambi i bonus cultura bisogna accedere alla piattaforma dedicata tramite Spid o Carta d’identità elettronica (Cie). Una volta ottenuto il contributo, i titolari potranno spendere i 500 o i 1000 euro fino al 31 dicembre 2024. L’incentivo copre diverse spese, quali: biglietti di spettacoli dal vivo, proiezioni al cinema, opere teatrali, libri, abbonamenti, giornali (quotidiani e periodici anche in formato digitale), musica, musei, mostre, eventi culturali, aree archeologiche e parchi naturali. Sono compresi anche corsi di formazione, come musica, teatro, danza e lingue straniere.
Al contrario, non sono ammessi acquisti inerenti videogiochi e abbonamenti a canali/piattaforme di streaming. In particolari situazioni, il contributo può essere trasformato in buoni spesa. Per ogni dubbio, sulla piattaforma dedicata si trova l’elenco di tutti i negozi convenzionati.